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Elite Campania: A Napoli si trasforma il mondo della nautica / Italia 2018

Interessante articolo scritto da Mike Lubrano per la rivista Elite Campania in cui, attraverso le parole stesse di Valerio Rivellini, scopriamo come sia cambiata la voglia di vivere il mare e quali sono i nuovi progetti dello Studio Tecnico Rivellini.

 

Lo studio tecnico Rivellini è da anni impegnato nel progettare imbarcazioni dotate di soluzioni creative e dalla molteplice fruibilità d’uso. L’ing. Valerio Rivellini, direttore tecnico dell’omonimo studio, afferma che per soddisfare le richieste di una clientela sempre più esigente, siano fondamentali la preparazione ingegneristica e l’esperienza di cantiere.

Le linee minimaliste e le soluzioni tecniche cinematiche della Evo 43 l’hanno resa famosa in tutto il mondo. Come nasce l’idea di questa imbarcazione dal grande impatto scenico?

Come progettista non posso che essere soddisfatto per ciò che mi ha regalato e che continua a regalare quest’imbarcazione. Presentata nel 2015 nella versione day cruiser con tendalino estraibile, nel 2016 è stata aggiunta la possibilità di avere un T-Top, nel 2017 è stata varata la walkaround mentre quest’anno è stata la volta del Center Console. Le attuali richieste si incentrano su imbarcazioni dai 40 ai 45 piedi. La vera sfida è stata offrire agli armatori di queste barche il confort di un 60 piedi. Ciò è stato possibile trasformando gli spazi dedicati alla vita all’aperto, allargando la beach area, arrivando ad incrementare lo spazio del 40%. Il pozzetto di poppa di Evo 43 arriva a trasformarsi in una terrazza di 25 mq configurabile a piacimento con lounge, salottino o sdraio integrate. Altra innovazione è stata l’installazione, nella spiaggetta di poppa, di una piattaforma che può estendersi e ruotare di 270°. Può essere usata come supporto per l’imbarco o lo sbarco dalla banchina, come scala per risalire più facilmente da mare, come piattaforma per i tuffi o come piano ribaltabile per caricare la moto d’acqua.

Quali vantaggi ritiene che offrano le soluzioni da lei ideate?

Intuire come sia cambiata la voglia di vivere il mare mi ha permesso di incrementare gli spazi all’aperto, razionalizzare gli ambienti interni, disegnare una carena che possa regalare emozioni e che tenga bene il mare.

Tanta tecnologia non spaventa in mare?

Nei sistemi cinematici da me ideati su Evo non c’è elettronica. Ogni componente è stato costruito con sistemi idraulici ridondanti. Ciò vuol dire che gli impianti sono gestibili su tre livelli. Attraverso la domotica è possibile muovere comodamente dallo smartphone, ma allo stesso tempo è possibile comandare le trasformazioni dalla consolle attraverso i pulsanti azionatori fisici. Infine, in caso ci fosse un malfunzionamento, è previsto che ogni componente sia facilmente accessibile per muoverlo manualmente. Inoltre, proprio per scongiurare accidentali guasti elettrici, la barca non è dotata di sensori di movimento, ma solo fine corsa meccanici. Ogni volta che si manovra qualcosa ho previsto un allarme acustico ed in contemporanea, sul visore di bordo, è evidenziata l’operazione in corso.

Quali sono i nuovi progetti in corso di realizzazione?

Ne stiamo ultimando diversi. Stiamo lavorando al progetto dell’Evo 53 ed è in fase di realizzazione una linea di tender sviluppata su tre misure, da 8,10 m a 5,10 m, che verrà commercializzata con il marchio “Rivale Yacht”. Il primo, della lunghezza di 7,10 m, è già stato commissionato ed è in corso la sua costruzione. Avrà una velocità di circa 40 nodi e sarà mosso da un motore idrojet diesel. Inoltre è in fase di progettazione anche una particolare attrezzatura trasformabile che sarà utilizzata da prestigiose strutture turistiche per permettere di vivere agli ospiti di vivere l’ambiente marino in modo privilegiato.

Lo studio si occupa anche di refitting?

L’applicazione di nuove soluzioni per l’ammodernamento delle imbarcazioni, insieme alla realizzazione di creazioni customizzate su specifica richiesta ed esigenza dei clienti, assorbe buona parte delle nostre energie. Attualmente stiamo lavorando nel porto di Napoli su una nave di 50 m che verrà utilizzata per delle crociere esclusive nel golfo. Abbiamo adeguato lo scafo ridisegnando completamente la nave, nata nella metà degli anni cinquanta per il trasporto di passeggeri, allungandone i ponti, tagliandone la poppa, creando una pool area, un bar ed inserendo passerelle idrauliche, portelli laterali per la discesa in mare e per lo stivaggio dei tender.